La settimana del gioco italiano si apre con l'abrogazione della disposizione contenuta nel decreto Salva Roma che prevedeva tagli delle sovvenzioni statali a quegli enti locali che hanno messo in campo iniziative "anti slot". La scorsa settimana si era infatti chiusa con un emendamento che aveva scatenato gli animi di politica e mondo istituzionale: il Governo aveva pensato sostanzialmente di porre rimedio al calo degli introiti per l'Erario che determinate normative locali possono innescare, ma ha dovuto fare marcia indietro, per il coro di proteste, anche molto accese, salito dall'opinione pubblica, dal mondo delle associazioni e dagli schieramenti politici. Nel frattempo è passato invece un emendamento che ridisegna i termini del rapporto concessorio in momenti di crisi come quello della revoca delle concessioni. La disposizione legislativa, prevedendo la risoluzione di diritto dei contratti che il concessionario revocato o decaduto intrattiene con i proprietari delle slot e con gli esercenti, consente a questi ultimi di transitare, senza lunghe interruzioni a tutela del gettito e dei livelli occupazionali, verso la rete legale gestita dagli altri concessionari. L’obiettivo è quello di evitare conseguenze negative, tra cui il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, che potrebbero verificarsi in assenza di una precisa normativa sulla revoca o decadenza delle concessioni e per la gestione delle fasi di passaggio.