Il Tribunale del Riesame di Napoli, con ordinanza depositata il 28 ottobre 2013, ha accolto la richiesta di archiviazione togliendo i sigilli ad un centro GoldBet in forza delle sentenze della Corte di Cassazione sull’azienda austriaca e della discriminazione subita nell’accesso al mercato italiano. Quello ottenuto a Napoli l’ennesimo successo del bookmaker austriaco difeso nei procedimenti penali dall’avvocato viterberse Marco Ripamonti. Si tratta di una pronuncia in linea con la giurisprudenza favorevole aicentri di Goldbet anche a seguito del nuovo Bando, già formatasi in Catania, Palermo, Siracusa, Teramo, Bologna, Bari, Foggia, Cosenza. Un dissequestro è stato disposto nei giorni scorsi a favore di un centro Bet1128. Il provvedimento è arrivato in tempo record dalla Procura della Repubblica di Cosenza che ha accolto in toto la tesi difensiva proposta dall’avvocato della compagnia Vincenzo Scarano. Il sequestro del centro è illegittimo e incompatibile rispetto alla normativa italiana in relazione ai principi su cui è basato l’ordinamento comunitario in materia di libertà di stabilimento e di prestazione di servizi, in considerazione dell'ultimo bando di gara per l'aggiudicazione delle 2.000 concessioni, ove la società Bet1128 pur avendone manifestato interesse non ha potuto partecipare essendo di fatto estromessa. I principi affermati più volte dalla Corte di Giustizia Europea ostano ad una disciplina nazionale quando sono sanzionati penalmente dei soggetti cui, pur avendo i requisiti di affidabilità previsti viene negato il rilascio di autorizzazione di cui all’art 88 Tulps.