Si è tenuto ieri a Chiuduno (Bergamo) l'incontro "Ascoltare. Promuovere, prevenire e proteggere. Persone, famiglie, comunita’ – progetto di prevenzione al gioco d’azzardo patologico".
All'incontro, oltre all'assessore al territorio Viviana Beccalossi, era presente l'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi.
L'assessore regionale Claudia Terzi, sostiene che il gioco d'azzardo debba essere combattuto prima di tutto a scuola. "L'azzardo non è un gioco. Non si migliora fisicamente, non ci si diverte. Semmai - continua Terzi - si rischia di finire in un circolo vizioso dove a perderci non sono solo i ragazzi, ma anche i loro amici e le loro famiglie". A tal proposito sottolinea una questione che di solito viene sottovalutata, ad esempio, è in continuo aumento l'utilizzo dei telefonini e ipad da parte dei bambini; i genitori non si rendono conto che tutto questo può essere molto pericoloso, in quanto i bambini attraverso app e giochi scaricabili a pagamento, si avvicinano già al mondo del gioco d'azzardo. Pertanto bisogna iniziare a spiegare sin dalla tenera età che con l'azzardo si rischiano "soldi e benessere psicofisico e strategico".
"Sarebbe bello - ipotizza l'assessore - immaginare che si possa realizzare qualcosa anche con le scuole primarie, magari lavorando con dei materiali di recupero per realizzare una simbologia, degli slogan contro il gioco d’azzardo". Infatti sostiene che sia molto importante istruire i bambini fin da piccoli, permettendogli così di diventare una voce critica verso quei famigliari che oggi fanno i conti con quella che molti definiscono una patologia difficile da combattere.