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Cifone sotto accusa. L'avvocato Ripamonti fa chiarezza su un processo lungo e anacronistico


11 ottobre 2018 | Attualità
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Nuovamente rinviata l’udienza fissata al 5 ottobre al tribunale di Lecce per il processo che, dal 2010, vede Ugo Cifone e altri 26 imputati accusati di essersi associati tra loro al fine di commettere il delitto di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse raccolte in via telematica sul territorio nazionale attraverso una rete di agenzie affiliate al bookmaker estero Goldbet Sportwetten Gmbh. Intervistato da noi di Cifonenews, l’avvocato difensore di Ugo Cifone, Marco Ripamonti ha cercato di fare chiarezza su un processo diventato ormai anacronistico.

DOMANDA - A che punto è il processo?

RISPOSTA - È in fase di istruttoria dibattimentale, si stanno ascoltando i testimoni. Siamo arrivati a quelli delle difese che alle prossime udienze inizieranno ad essere sentiti e poi è previsto l’interrogatorio degli imputati che lo consentano.

DOMANDA - Qual è la situazione processuale di Ugo Cifone anche rispetto agli altri imputati?

RISPOSTA - È una situazione molto particolare. Rispetto agli altri spicca come imputato eccellente perché, può avvalersi delle sentenze di Corte di Giustizia e Cassazione pronunciate a suo favore, proprio in merito al suo caso. Sono quelle sentenze che oggi hanno segnato una tendenza giurisprudenziale vera e propria, portate e richiamate in tutti i processi e che riguardano proprio Cifone. Quindi chi meglio di lui, che è il protagonista di quelle pronunce, può avvalersene.

DOMANDA - Anche gli altri imputati potranno avvalersi della sentenza Costa-Cifone?

RISPOSTA - Certamente, ma nel suo caso potremo sostenere una carenza assoluta del profilo soggettivo del reato proprio perché è un imputato che in precedenza ha beneficiato della sentenza della Corte di Giustizia resa circa un modello di raccolta di scommesse che, chiaramente poi è stato replicato in Goldbet. Nell’imputato Cifone si è ingenerato il convincimento legittimo, e personalmente ritengo anche fondato, della liceità del proprio operato.

DOMANDA - Quale sarà la sua strategia di difesa?

RISPOSTA - La difesa si baserà su un duplice profilo. Da una parte l’aspetto oggettivo che riguarda l’insussistenza del reato proprio perché siamo al cospetto di un operatore che è stato discriminato ai fini dell’ingresso nel sistema concessorio e quindi questa discriminazione si è poi ripercossa sui preposti tra cui anche l’imputato Cifone.  E poi c’è il profilo soggettivo che riguarda il pieno convincimento delle proprie ragioni e quindi di una discriminazione che è stata acclarata dalle supreme corti.  Quindi sotto il profilo del diritto è una difesa che spazia a 360 gradi.

DOMANDA - Sembrerebbe quasi che Ugo Cifone, avendo a sua favore la famosa sentenza di Corte di Giustizia europea, fosse intoccabile. È così?

RISPOSTA - Il concetto di intoccabilità è avulso dal codice quindi parlarne è inappropriato. Però possiamo dire che è una sentenza che lo pone in una posizione di grandissima difendibilità, di pieno titolo. La sentenza si riferisce ad una situazione che era precedente all’ingresso in Goldbet però poi è diventata una sentenza applicata anche per risolvere il caso Goldbet. Quindi intoccabile no, ma sussistono tutti i presupposti per un’assoluzione in formula ampia che spero di ottenere.

DOMANDA - Chi è Ugo Cifone?

RISPOSTA - Cifone può essere considerato uno dei precursori, degli antesignani di questa attività perché può vantare una militanza nel settore più che decennale. Io ho avuto il piacere di conoscerlo e assisterlo in Corte di Cassazione nel momento in cui il suo fascicolo rientrava dalla Corte di Giustizia dove l’ho accompagnato. Può essere considerato uno dei protagonisti del comparto della raccolta di scommesse e di tutte quelle che sono le vicende giurisprudenziali che si sono poi succedute. La sua sentenza resa in Corte di Giustizia e riguardante il bando Bersani è stata ancor più precisata e confermata in Cassazione ed è una sentenza applicata ben oltre il suo singolo caso. Infatti, in quasi tutte le sentenze di merito che troviamo nei tribunali d’Italia si rifanno alla Costa- Cifone proprio perché ha dettato una linea giurisprudenziale sotto tanti profili, linea che va oltre la valutazione del bando Bersani e dei profili di incompatibilità comunitaria, ma che si riferisce a linee guida vere e proprie in materia di interpretazione dell’art. 4 della legge 401/89 che è appunto la norma incriminatrice. L’impegno di Ugo Cifone si è profuso non solo in un’attività di business vera e propria, cioè la raccolta di scommesse per conto delle società con cui ha avuto modo di collaborare, ma è un’attività che si è orientata sugli aspetti sociali, della tutela  del consumatore e degli operatori del settore. Infatti, ad un certo punto, ha assunto il ruolo di presidente dell’Acogi, associazione che ha numerosissimi consensi ed iscritti. Ad oggi e dalla sua costituzione sempre molto attiva, si è proposta di tutelare chi si cimenti nel gioco, si occupi del settore a vario titolo, in particolare gli stessi consumatori. Questa è una nota di merito per Cifone che è andato oltre il ruolo che aveva in precedenza conquistato: lui ha deciso di tutelare  e difendere il buon nome del settore, cercando delle regole di disciplina, entrando in sintonia con le istituzioni in vista di nuove riforme normative, legislative. Questa, a mio avviso, è un’attività di spessore e certamente meritevole.

D. Pellegrino

Fonte: CifoneNews.it


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