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Delitto di Asti: la disperazione dell'uomo dilaniato dai debiti di gioco


28 luglio 2015 | Attualità
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Dopo due settimane dall'omicidio di Maria Luisa Fassi, avvenuto il 4 luglio, le indagini hanno portato all'arresto di Pasqualino Folletto, 46enne, che immediatamente ha reso piena confessione.

La motivazione di questo efferato delitto sarebbe stata la disperazione, causata da una situazione economica pesante, aggravata dai debiti di gioco. Il magazziniere, per tentare quella tanto attesa fortuna che potesse ristabilire un equilibrio alla sua famiglia, ha "buttato" nei videopoker gli 11 mila euro dell'accompagnamento della figlia insieme ad una parte del suo stipendio.

L'uomo, padre di 3 figli di cui una sofferente di una rara malattia genetica, era un cliente abituale della tabaccheria, sapeva che in cassa c'erano i soldi. Quei soldi necessari per poter fare la spesa al supermercato: "Non avevo niente, non sapevo come dargli da mangiare, dovevo comprare le medicine, ho l'auto sequestrata, sono pieno di debiti, di cartelle esattoriali, non ho niente".


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