La " tassa sul digitale ", in giro da un paio d'anni, ma non ancora applicato nella Comunità Europea, potrebbe secondo molti economisti risultare contra legem in violazione del principio della libertà di stabilimento garantito dalla normativa comunitaria.
La digital tax in sostanza è un meccanismo per far pagare le imposte nel luogo in cui sono state effettuate le relative transazioni, una tassa che potrebbe avere ripercussioni nel mondo del gambling.
Per le casse dello Stato sarebbe stimato un gettito che potrebbe oscillare tra 2-3 miliardi di euro annui ma l'attuazione del provvedimento applicativo della digital tax non è certamente semplice. Si verrebbe a creare, in danno dei brand del settore del gambling on line in Italia, una situazione di doppia tassazione vietata dalla maggior parte degli accordi bilaterali.
In sintesi, cosi come proposta, la digital tax incrementerebbe l' instabilità economica del Paese.