In questi giorni la Commissione Affari Sociali sta proseguendo il vaglio del Dl Ludopatia per il contrasto al gioco d’azzardo patologico e approvando emendamenti importanti che entreranno a pieno titolo nel testo di legge che sarà sottoposto alle Camere.
L'iter che questo disegno di legge sta seguendo si sta rivelando sempre più laborioso e lungo, e tuttavia, per i promotori di quest'iniziativa è importante che entro l'estate si arrivi ad un punto decisivo. Eppure, trattandosi di un testo prevalentemente sanitario, il mondo dei giochi guarda con attenzione ad un provvedimento che rischia di inserirsi in una frammentazione normativa sui giochi che mina il settore e crea confusione.
Dal punto di vista prettamente sanitario, infatti, anche il Decreto Balduzzi aveva dato dei punti fermi importanti che purtroppo non sono stati tutti attesi: ad esempio, l'inserimento del gioco patologico nei Lea (Livelli di Assistenza Essenziale, garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale), non è mai avvenuto.
Al momento, per quanto riguarda il testo al vaglio della Commissione Affari Sociali della Camera, ad essere passati sono emendamenti che riguardano le slot machine: sarebbe quindi istituzionalizzato il logo "No Slot" per quegli esercenti che scelgono di non posizionare macchine da intrattenimento nel proprio locale, e che vengono già premiati dalle amministrazioni locali con sgravi fiscali, e si dovrebbe procedere con una campagna comunicativa mirata ed intensiva per la prevenzione alla dipendenza da gioco. Iniziative di spessore e importanti che, tuttavia, meritano il coinvolgimento degli attori sul territorio, e che non devono ancora una volta rimanere lettera morta.