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Emilia Romagna: un concorso per giovani e scuole contro la ludopatia


16 maggio 2014 | Attualità
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I giocatori in carico ai servizi dipendenze patologiche in Emilia-Romagna sono passati dal 2010 al 2013 da 354 a 785, registrando una variazione percentuale del 121,8%. È emerso alla presentazione, in Regione, del concorso “Con l’azzardo non si vince... scommetti sulla tua creatività” che invita giovani dai 14 ai 35 anni a raccontare in video le conseguenze del gioco compulsivo. Il dato, è stato spiegato, deriva dalla diffusione del fenomeno ma anche dall'aumento delle strutture. Non a caso infatti a Reggio Emilia, la città che per prima si è attrezzata per la cura delle dipendenze patologiche e dove si trova tra l'altro “Pluto” la prima comunità di recupero specifica per questo tipo di problema, ha registrato dal 2010 al 2013 un salto da 11 giocatori in carico a 64.

Piacenza passa da 56 a 141; Parma da 47 a 101, Modena da 61 a 128; Bologna da 27 a 85 (cui si somma però nella stessa provincia Imola da 20 a 39); Ferrara da 44 a 81; Ravenna da 10 a 31; Forlì da 20 a 28; Cesena da 18 a 43; Rimini da 40 a 44.

I Gruppi di auto mutuo aiuto, con cui la Regione ha firmato un protocollo di collaborazione, sono poi uno dei principali strumenti di cura. Sono 9 i gruppi dei giocatori anonimi attivi in regione, con una media di 200 giocatori che frequentano con continuità. Ci sono poi anche le associazioni di familiari e amici di giocatori compulsivi: in Emilia-Romagna sono attivi 4 gruppi con circa 70 familiari partecipanti.

Il concorso indetto da “Associati con chiarezza” invita scuole e giovani a raccontare con spot, videoclip o interviste il fenomeno, che si stima, in regione toccherebbe circa 10.000 persone. «La Regione Emilia-Romagna ha preso posizione in modo netto sul contrasto al gioco d’azzardo - ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi -. C’è una legge, c’è un piano integrato per prevenire e contrastare il rischio della dipendenza. C'è un impegno molto forte da parte dei Comuni, a cui si affianca, come in questo caso, quello delle associazioni». «La pratica del gioco d'azzardo causa un alto rischio di perdita di controllo e dipendenza, con impatti spesso drammatici, sia sul giocatore che sulla famiglia - ha aggiunto l'assessore -. Due, in particolare, le fasce della popolazione che ci preoccupano maggiormente: i giovani, molto esposti al rischio del gioco on-line, e gli anziani, oltre a tutte le persone in condizione di svantaggio, come chi ha perso il lavoro». Il bando di concorso (scadenza, 30 novembre 2014) sarà diffuso in tutta la regione, che si posiziona al quarto posto in Italia per fatturato per il gioco d'azzardo: nel 2013, 6 miliardi di euro dalle postazioni fisiche, oltre a tutto ciò che si è giocato online (fonte Libro Blu dell'Agenzia dei Monopoli di Stato). Il video dovrà avere una durata massima di 10 minuti; in premio ci sono buoni acquisto da 500, 300 e 200 euro per materiale tecnologico/didattico (informazioni su www.associaticonchiarezza.it).


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