Come di consueto l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il bollettino riguardante le entrate erariali relative al mese di aprile, e aggregate dei primi quattro mesi dell’anno: sono in calo di 2,3 punti percentuali gli introiti fiscali derivanti dai giochi, per un totale di 91 milioni di euro in meno.
Il Ministero delle Economia e delle Finanze registra che le “entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) sono risultate pari a 3.846 milioni di euro”, con una diminuzione che supera i due punti percentuali; e con imposte indirette il cui “gettito delle attività da gioco (Lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 3.736 milioni di euro”, in calo di 85 milioni di euro (pari a -2,2%).
Si tratta di un fatto singolare perché finora le entrate tributarie derivanti dai giochi non avevano registrato simili dati, infatti in totale i proventi dei giochi (la raccolta meno le vincite) sono tutti in diminuzione.
Sembra quindi che la crisi stia investendo anche il settore dei giochi e che il settore maggiormente colpito sia quello dei giochi numerici a totalizzatore nazionale e quello degli apparecchi da intrattenimento.
Quest’ultimo, poi, è compromesso dagli sgravi fiscali che gli enti locali (regioni e comuni) dispongono per gli esercenti che decidono di eliminare le slot machine dai punti vendita. Un segmento che invece è in ripresa è quello delle scommesse sportive: certamente i Mondiali saranno un buon banco di prova per questo settore.