Un nuovo regolamento sul gioco a cinque giorni dall'approvazione di due lotterie. Una linea politica controversa che trova ai due estremi la lotta senza quartiere, in nome della salute pubblica, al gioco e alle sale da gioco, fino a limitare il più possibile la presenza di slot machine sul territorio, e dall'altra parte l'adesione alla promozione di lotterie nazionali.
Il 24 settembre scorso, l'amministrazione comunale, ha deciso di accettare l'investitura da parte della società Cefid Comunicazioni, quale Comune scelto in rappresentanza della Regione Lazio per essere scenario di tappa della gara internazionale di motonautica d'altura Venezia a Montecarlo, la cui ottava edizione si svolgerà nel luglio dell'anno prossimo in concomitanza, e con la relativa risonanza mediatica, dell'Expo 2015 di Milano.
Una decisione legittima, dato il prestigio dell'evento, che però ha sollevato dure polemiche in relazione alla scelta politica di sborsare ben 30mila euro di soldi pubblici, che in periodo di crisi sono più di quanto sembrano davvero tanti. Nel frattempo la politica comunale ha fatto quadrato e compatta ha sposato l'iniziativa della giunta Bartolomeo di votare il nuovo regolamento che limita fortemente sia l'apertura di sale da gioco che le fasce orarie per giocare. A motivare simili provvedimenti la lotta alle ludopatie, la tutela dei giovanissimi e la lotta al business del gioco delle criminalità organizzate. Peccato che per accettare la proposta di essere campo di regata della Venezia a Montecarlo, Formia debba anche accordarsi con la Cefid per formalizzare la richiesta al ministero delle Finanze di abbinare l'evento ad una lotteria ad estrazione. E non solo: infatti il Comune dovrà stipulare un altro accordo per aderire ad una lotteria istantanea, ovvero un Gratta e Vinci specifico per la regata.
Insomma, slot no, gratta & vinci e lotterie si. Un paradosso tutto italiano.