IL PROIBIZIONISMO NON RAPPRESENTA LA SOLUZIONE AL PROBLEMA "AZZARDO".
LO HA DICHIARATO IL DIRETTORE DI ASCOM CONFCOMMERCIO, OSCAR FUSINI, AFFERMANDO CHE "CHI VUOLE GIOCARE CONTINUERA' A FARLO TROVANDO ALTRE STRADE PER COLMARE LA SUA FAME DI AZZARDO E GIOCHERA' FINO A QUANDO QUALCUNO NON INTERVERRA' PRIMA PER FERMARLO".
CHI E' AFFETTO DALLA DIPENDENZA DA GIOCO E' DISPOSTO A PERCORRERE CHILOMETRI PUR DI GIOCARE, QUINDI, NON SARANNO CERTO I DIVIETI A FERMARLO.
NON E' GIUSTO BASTONARE GLI ESERCENTI DEL GIOCO CON DIVIETI E MULTE MA BISOGNEREBBE SFRUTTARE LA LORO SENSIBILITA' PERCHE' A VOLTE POTREBBERO, ANCHE SOLO PARLANDONE, FERMARE IL GIOCATORE.
QUINDI I DIVIETI COLPISCONO ALLA FINE ANCHE IL GIOCO NON PATOLOGICO.
FUSINI CONCLUDE : " NOI CREDIAMO CHE IL GIOCO, SE LECITO E RESPONSABILE, SIA UNA FORMA DI SVAGO E UNA FONTE DI GUADAGNO PER GLI ESERCENTI. TANTI LOCALI SENZA SLOT RISCHIANO DI CHIUDERE LASCIANDO SENZA LAVORO I PROPRI DIPENDENTI".