È stato pubblicato dal Dipartimento Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze il bollettino con il dettaglio di tutte le entrate tributarie dello Stato conseguite da gennaio a settembre 2013. Per quanto riguarda il gioco pubblico in generale, gli incassi erariali sono stati pari a 9.560 milioni di euro (+71 milioni di euro, pari a +0,7%). Se guardiamo invece alle imposte indirette, cioè quelle che fattivamente derivano alla raccolta di gioco, le entrate hanno raggiunto i 9.314 milioni di euro (+120 milioni di euro, pari a +1,3%). Si tratta dunque di dati molto importanti perché positivi per il settore in un momento storico in cui il gioco viene assolutamente demonizzato in virtù di problematiche sociali connesse al gioco patologico per cui ancora non abbiamo dati certi e un approccio veramente scientifico. Intanto secondo i primi dati relativi alla raccolta, sembra che le scommesse stiano subendo ancora un calo rispetto allo scorso anno: i dati autunnali tuttavia sono un po' sfasati dalla concomitanza con le prime giornate del campionato italiano che sono state particolarmente positive per gli scommettitori. Per quanto riguarda invece gli altri giochi, il settore dell'online sembra in attivo anche se sono le slot online e i casinò games ad andar bene, mentre il poker sembra ancora immerso in un oblio da cui probabilmente si riuscirà ad uscire solamente con l'introduzione, se mai ci sarà, della liquidità internazionale o con lo sdoganamento del poker live. Insomma, ad andar bene, in questo periodo sono i giochi in cui l'elemento dell'alea prevale rispetto a quello dello skill, ossia delle capacità dello scommettitore. Un campanello d'allarme su cui riflettere e in base al quale le stesse istituzioni e gli operatori possono studiare nuove strategie e nuove forme di contrasto al gioco compulsivo.