Sono in calo dell’1,5% le entrate tributarie relative ai giochi nei primi due mesi del 2014. È quanto si legge Bollettino delle entrate tributarie, reso noto dal Ministero dell'Economia. Nella voce relativa al gioco pubblico confluiscono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette e nel dettaglio sono risultate pari a 1.931 milioni di euro (circa -30 milioni di euro dell’ultimo rilevamento pari a -1,5%, come detto). Considerando solo le imposte indirette il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e altre) è di 1.877 milioni di euro (-26 milioni di euro, pari a -1,4%). In particolare il Lotto ha assicurato 1.028 milioni (-24 milioni, pari a -2,3%), le attività di gioco 74 milioni (11 milioni in meno, pari a -12,9%), gli apparecchi e altri congegni di gioco 736 milioni (gli unici a portare il segno più con 14 milioni, pari a +1,9%).
Mentre quindi molte modalità di gioco risultano in calo di raccolta, un decremento che si ripercuote ovviamente sulle entrate fiscali, vediamo che gli apparecchi da intrattenimento (slot machine e videolottery) riescono a mantenere il mercato e fanno registrare un aumento delle entrate fiscali.
Proprio per questo sono gli apparecchi da intrattenimento a rimanere nel mirino per la propensione al gioco compulsivo: nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha intrapreso un diverso piano di azione verso le norme locali che intendono contrastare il gioco patologico, un piano che prevede di non impugnare i provvedimenti. In precedenza, il Governo impugnava le leggi regionali rivendicando una riserva statale in materia di giochi.