Gioco problematico: contrastare senza strumentalizzare


3 giugno 2014 | Attualità
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Un’altra settimana si apre a Montecitorio con l’analisi di un disegno di legge su cui è impiegata, ormai da mesi, la Commissione Affari Sociali: in agenda, in sede referente in questi giorni, il provvedimento su “Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico”.

L’obiettivo è quello di arrivare al varo da parte delle Camere entro luglio, visto che ormai da anni, la società civile è mobilitata per il contrasto al gioco patologico. Negli ultimi tempi abbiamo infatti assistito a spinte diverse che in maniera positiva sono stata propositive e attive per il contrasto alla dipendenza da gioco lasciando da parte attacchi strumentali verso l’industria.
Il gioco in Italia è stato regolamentato in maniera organica solo negli ultimi 15 anni, ed è quindi impensabile radere al suolo un’industria che in termini di Pil si colloca ai vertici dell’economia del Paese. Allo stesso tempo, l’emergenza sociale richiede una riorganizzazione che non può prescindere dalla sinergia di diverse forze: tutte le componenti coinvolte nel sistema infatti, devono sedersi al tavolo della trattativa, partendo dai dati e concertando i piani d’azione verso la prevenzione delle dipendenze da gioco e verso i più efficaci strumenti di cura per i giocatori patologici.

Fondamentale, come accennato, cominciare a fare i numeri, e l’Acogi, in questo senso, è attiva attraverso l’Osservatorio sul gioco che si propone di sondare sul territorio il rapporto tra popolazione (giovani in età scolare e adulti) e gioco.

Importante anche l’intervento di altre realtà attive nel sociale: per esempio la Diocesi di Sulmona ha intrapreso un progetto di sensibilizzazione all’argomento, e di informazione sui rischi, un impianto di comunicazione di cui probabilmente si sente la mancanza nel tessuto sociale.

A La Spezia, poi, anche gli esercenti sono scesi in campo con l’obiettivo di accogliere il cliente senza assistere inermi ad eventuali problematiche. L’obiettivo dichiarato di un’associazione importante di categoria come Confesercenti è quello di rimanere distanti dalle realtà poco sensibili al tema del gioco patologico.


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