Il tema delle lotterie istantanee e del loro reperimento al di fuori degli esercizi la cui attività prevalente è il gioco in primo piano, anche nella discussione politica e istituzionale.
“La riduzione dell’offerta di gioco è l’arma più importante per combattere il l’azzardopatia e per questo riteniamo inaccettabile che un servizio pubblico possa allo stesso tempo incentivare una piaga sociale. La vendita dei Gratta e Vinci da parte di operatori, o per tramite di distributori, all’interno degli uffici di Poste Italiane è, dunque, del tutto fuori luogo e il nostro governo dovrebbe intervenire quanto prima per interrompere l’accordo tra Poste e Lottomatica group”. Sono queste le dichiarazioni dei deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Trasporti e Affari Sociali alla luce del question time sull’argomento.
“Il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli, nel rispondere all’interrogazione, ha affermato di condividere le nostre preoccupazioni e che avrebbe provveduto a sottoporre la questione al ministero della Salute. Al contempo, Giacomelli ha affermato che non è possibile intervenire rispetto all’accordo tra Lottomatica e Poste”, continuano i deputati pentastellati.
“Eppure in Italia i giocatori patologici sono stimati sono in circa un milione. Gli studi sull’argomento hanno poi evidenziato che tra i soggetti più a rischio ci sono gli anziani, i quali sono anche tra i maggiori utenti degli uffici postali. Inoltre, la vendita di Gratta e Vinci all’interno degli uffici postali appare in controtendenza rispetto alla mission di Poste Italiane, che dovrebbe essere volta a ‘favorire le comunicazioni, i pagamenti e gli scambi logistici, generando significativi vantaggi economici e di servizio’ e porre come perno la ‘valorizzazione delle persone e la specializzazione delle competenze’. Per fare pressione su questo tema e indurre ministero della Salute e Governo a intervenire, a breve presenteremo anche una mozione sul gioco d’azzardo patologicoche al suo interno contiene anche la richiesta di soppressione dell’accordo Poste-Lottomatica”.