Con cinque striscioni posizionati in zone strategiche della città nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 agosto dai simpatizzanti di Gioventù Nazionale Orvieto, i giovani della bellissima cittadina umbra hanno voluto dire no alle slot machine sul territorio cittadino.
L'azione simbolica è arrivata all'indomani dell'appello dalle pagine di Orvietonews.it dal parroco don Stefano Puri, preoccupato delle conseguenze del gioco d'azzardo patologico, nel tentativo di salvare le famiglie in difficoltà. Nei giorni scorsi era arrivata anche la risposta del primo cittadino.
"Nel mio ruolo di Sindaco - ha dichiarato Germani - non posso impedire che si apra una sala giochi, che è a norma di legge e rappresenta comunque un luogo di intrattenimento e di svago, anche se personalmente ritengo ci siano modi più salubri di trascorrere il proprio tempo libero. Posso però avviare una campagna di informazione e di educazione sui rischi del gioco d'azzardo patologico, che è assimilato alle altre dipendenze, come alcool, fumo, droga. E questo è quello che farò nei prossimi mesi attraverso i servizi sociali, le Associazioni di volontariato e la ASL. Molte persone rovinano se stesse e le proprie famiglie per questa patologia e il fenomeno non è più episodico ma è diventato epidemico, per questo ho il dovere e il potere di intervenire”.