In anticipo rispetto alle previsioni il Consiglio di Stato si è espresso sul rilascio delle licenze ex art. 88 Tulps ai titolari dei Centri di Trasmissione Dati legati ad operatori privi di concessione Aams, ma con licenza comunitaria. Non è stata fatta nessuna differenziazione tra un bookmaker ed un altro ma sono state emesse una serie di sentenze uguali secondo cui è legittimo il diniego della licenza quando a chiederla è il titolare del centro e non l’operatore. Questo perché i CTD non gestiscono autonomamente le scommesse ma hanno una funzione di intermediazione nella raccolta e quindi la figura del titolare del centro non può dare certezze agli scommettitori riguardo al servizio di scommesse. Per questo, secondo il Consiglio di Stato, è giusto che le Questure neghino il rilascio della licenza di pubblica sicurezza ai titolari dei centri di trasmissione dati che non hanno la piena gestione di quello che offrono nel proprio punto vendita e quindi l’eventuale controllo sulla persona non comporterebbe il monitoraggio del bookmaker che invece è l'unico a dover garantire il corretto svolgimento dell’attività. Fino ad oggi il Consiglio di Stato non aveva mai ritenuto che i CTD fossero estranei all'ottenimento della licenza ex art. 88 del Tulps, perché essendo a contatto col tessuto sociale si è sempre ritenuto che dovessero in qualche modo presidiare l'ordine pubblico. Nessun cenno inoltre alla possibilità che le gare che hanno attribuito le concessioni fossero viziate da profili discriminatori e che - come la sentenza Biasci afferma - possa essere viziato anche il rilascio della licenza di pubblica sicurezza.
Il Consiglio di Stato interviene sulle licenze di Pubblica Sicurezza
