Il gioco patologico e i problemi familiari


14 febbraio 2014 | Attualità
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Divieto di avvicinarsi alla madre per un 28enne di Sant’Egidio, in provincia di Teramo. Lo ha disposto il giudice nei giorni scorsi per evitare che la degenerasse la convivenza, caratterizzata ormai da atteggiamenti minatori ed estorsivi del ragazzo a causa della sua passione per il gioco d’azzardo patologico. L’intervento dei carabinieri e della magistratura è giunto dopo otto denunce.
Il pubblico ministero Irene Scordamaglia ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini di preliminari Domenico Canosa il provvedimento di allontanamento immediato del figlio dall’abitazione di Ancarano, con il divieto di avvicinarsi mantenendo una distanza di almeno 500 metri dalla madre.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il ragazzo da tempo faceva richieste insistenti di denaro accompagnate da maltrattamenti e minacce esplicite: in diverse occasioni ha impugnato un coltello e un martello, ha schiaffeggiato e preso a calci la madre. La donna è una 50enne che l’atteggiamento del figlio ha condotto ad uno stato di depressione e di sofferenza psicologica.


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