Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso presentato da un'azienda che gestisce gioco contro l'ordinanza del Comune di Milano che limita l'orario per le slot, decidendo la sospensiva del provvedimento e fissando la discussione in camera di consiglio per il 19 novembre.
L'ordinanza del sindaco del 15 ottobre 2014 sulla "Disciplina comunale degli orari di esercizio delle sale giochi autorizzate e degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati" limitava gli orari dell'apertura delle sale giochi e scommesse dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23.
Per i giudici amministrativi, «il ricorso pare allo stato fondato, non essendo gli interessi pubblici indicati nella motivazione dell'impugnata ordinanza» riconducibili a quelli di sicurezza, libertà, dignità umana, utilità sociale e salute.
«Si configurano gli estremi del grave pregiudizio indotto dalla disattivazione degli apparecchi d'intrattenimento - scrivono i magistrati - in funzione nell'agenzia di scommesse gestita dalla ricorrente». Per questo motivo, la prima sezione del Tar lombardo ha accolto nel suo decreto la domanda cautelare.