Aumentano in Italia le persone che si curano per gioco patologico: se nel 2012 erano 5.800, nel 2013 sono diventate 6.800. Lo rivela la Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze 2014. L'83,2% dei giocatori sono maschi. Lombardia e Veneto le regioni con il maggior numero di persone in trattamento. Si tratta tuttavia di un dato parziale perché alcune regioni non hanno trasmesso i dati al Dipartimento per le Politiche Antidroga che ha stilato la relazione del 2014.
E intanto la cronaca ci riporta alla realtà di quello che può accadere quando il gioco problematico, ossia un approccio sbagliato verso la pratica del gioco, degenera in gioco patologico, ossia in vera e propria malattia che solo attraverso cure specialistiche può essere guarita.
Nei giorni scorsi un cinquantenne disoccupato ha picchiato la madre per farsi dare soldi da giocare alle slot machine: per questo è stato arrestato dai carabinieri di Desio con l'accusa di tentata estorsione e lesioni. Non era la prima volta che cercava di farsi dare del denaro. Ad aprile l'anziana ottantenne era stata costretta a consegnare al figlio oltre 4.000 euro per giocare. Questa volta strattonata e presa a calci dal figlio perchè si era rifiutata di consegnargli il denaro custodito in casa, la donna è riuscita a divincolarsi e chiamare i carabinieri che sono arrivati quando l'aggressione era ancora in corso. Soccorsa, la donna è stata medicata in ospedale e dimessa con una prognosi di dieci giorni.
Come è facile notare da questo caso di cronaca il gioco d'azzardo patologico si accompagna ad altri disturbi e problemi sociali preesistenti, fragilità che rendono meno pronti a contrastare le dipendenze. Per questo è importante conoscere il fenomeno a fondo per poterlo contrastare efficacemente.