Si chiude una settimana molto intensa per il gioco italiano. Numerose sono state le pronunce da parte dei tribunali ordinari che hanno dissequestrato centri di trasmissione dati dei bookmaker esteri, e anche il Tar Liguria ha dato ragione al titolare di un centro che ha impugnato il diniego dell'art. 88 del Tulps.
Un gran parlare ha fatto il black out a cui alcuni operatori sono stati soggetti nel corso del fine settimana del 25-26 gennaio e l'iniziativa dei concessionari che hanno lanciato una campagna d'informazione contro gli operatori privi di licenza.
Particolarmente rilevanti, in questo senso, le iniziative parlamentari che hanno chiesto una definizione univoca del fenomeno e una regolamentazione che possa essere una volta per tutte valida a 360°. Importanti però anche tutte quelle iniziative, emerse nei lavori parlamentari, che hanno fatto emergere il settore dei giochi come un sistema composito e talmente complesso da necessitare di una trattazione a parte in un testo unico di norme che possa guidare tutto il comparto.
All'ordine del giorno anche il tema del gioco problematico: nella Delega Fiscale che il Senato licenzierà probabilmente la prossima settimana si prevede lo stanziamento di un fondo che contrasterà il gioco patologico attraverso i proventi derivanti proprio dall'industria dei giochi.