Dove può condurre il gioco patologico in alcuni casi? Una malattia potenzialmente senza argini se non riconosciuta per tempo che rischia di distruggere patrimoni famigliari, compromettere relazioni affettive e portare al carcere.
Era incensurato fino al 2012, Stefano Cremaschi, di 45 anni, maestro di tennis, e ha iniziato a commettere furti e truffe per la sua dipendenza da gioco d'azzardo. Non ha dato peso alla situazione e non si è mai difeso esprimendo l'ineluttabilità della dipendenza ed è finito in carcere dopo aver accumulato sei anni di pena, dimezzati per la continuazione. «Ora aspettiamo il Sert e la comunità», ha dichiarato il suo avvocato Stefano Gubernati.
L'ultimo colpo ,appropriazione di un bancomat di un amico, gli ha portato una condanna a 4 mesi.
«Appena riusciva a ottenere del denaro andava a giocarlo alle corse di cavalli», ha detto anche il suo avvocato. Il maestro di tennis ha commesso 12 truffe ai danni di tabaccai convinti a ricaricare la carta Postepay di Cremaschi senza ricevere il contante (un anno, un mese e dieci giorni di carcere e 1.200 di multa) e il furto di una borsetta contenente 20 euro ai danni di un'impiegata della casa di riposo Refuge Pere Laurent (un anno di reclusione e 500 euro di multa).