Gioco, giochi, azzardo: una ricerca condotta negli Stati Uniti (e resa nota dal Dipartimento delle Politiche Antidroga del Ministero della Sanità) ha messo in evidenza come il semplice cambio denominazione possa influenzare il giudizio dei consumatori ed esporli a un maggiore o minore possibilità di partecipare al gioco online, soprattutto nel caso di coloro che non utilizzano abitualmente i siti di gioco.Sembra banale ma questa considerazione in Italia è fondamentale per i media e per l'immagine che viene veicolata sul gioco: tale immagine è fortemente condizionata dal lessico che, a sua volta, deve essere collegato con l'impianto normativo di riferimento. Gli autori dello studio sono partiti dalla constatazione che l’utilizzo della parola “gioco” viene associata a concetti come l’intrattenimento e il divertimento, mentre il “gioco d'azzardo” riporta a concetti come il crimine. Queste associazioni influenzano moltissimo il modo in cui le persone pensano all’industria del gioco e la loro propensione a partecipare. Il processo cambiamento della percezione ha un importante impatto sulle possibilità che le persone pensino o meno che il gioco d’azzardo sia socialmente accettabile.I ricercatori hanno fatto due esperimenti per comprendere cosa provochi i diversi giudizi dei consumatori riguardo al “gioco d’azzardo” e hanno scoperto che concetti come “dalle stelle alle stalle” e “arricchirsi rapidamente” provocano una serie di implicite associazioni, positive e negative, tra i partecipanti ai giochi. In un test più approfondito, i ricercatori hanno cambiato una sola parola, utilizzando “gioco” o “gioco d'azzardo”, e hanno scoperto che la semplice parola gioco conduce gli utilizzatori occasionali a considerare le scommesse online come legittime. Questo studio indica come non solo una semplice parola possa modificare il giudizio dei consumatori riguardo al gioco d’azzardo, ma come l’utilizzo del linguaggio da parte dei media possa provocare una maggiore o minore diffusione del gioco su internet.