Anche nella manovra finanziaria del governo giallorosso è previsto un "attingere" alle casse del gioco. Secondo quando riporta Il Sole 24ore (https://www.ilsole24ore.com/art/giochi-obbligo-registro-tutti-operatori-ACiq5On) "il settore giochi muove ogni anno 110 miliardi di somme giocate, di cui non meno di 90 miliardi sono restituiti in vincite, e dunque con una spesa effettiva dei giocatori di 20 miliardi l’anno. A vincere è sempre anche l’Erario che dal gioco incassa circa 11 miliardi a stagione".
Un mercato a cui il governo è pronto a bussare per chiedere un nuovo contributo tra i 300 e i 500 milioni di euro. Nel cantiere della manovra compaiono una serie di misure che vanno dalle gare per le nuove concessioni delle “macchinette” in scadenza a marzo del 2022 alla proroga onerosa delle gare per le concessioni del bingo e delle scommesse.
"Anche se le concessioni delle macchinette, tecnicamente apparecchi da intrattenimento, - riporta sono in scadenza nel 2022, l’avvio della procedura con la scrittura delle regole per il nuovo bando di gara nella prossima manovra per il 2020 è quasi un passaggio obbligato. Una volta definite in manovra le regole, infatti, a fine 2021 l’amministrazione potrà bandire la gara, assegnare le nuove concessioni e incassare almeno una parte delle somme attese. Per il saldo i concessionari vincitori delle gare saranno chiamati a saldare il conto con l’avvio vero e proprio delle nuove concessioni a partire dal 2022". (https://www.ilsole24ore.com/art/giochi-obbligo-registro-tutti-operatori-ACiq5On)
Previsto anche l' obbligo di iscrizione nell’elenco degli operatori del gioco per tutti come misura anti evasione. Questo registro la cui iscrizione è vincolo per poter operare sul mercato del gaming oggi è richiesta solo a quanti operano nella filiera delle slot e delle vlt. Con la nuova norma allo studio si pensa di estenderla a tutti gli operatori, tra cui chi opera solo sulle scommesse, i tabaccai che non hanno apparecchi da intrattenimento, e alle piattaforme digitali che offrono gioco online.