La dott.ssa Sabrina Molinaro, ricercatrice dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa e responsabile dello studio Espad®Italia, al termine di uno studio condotto in materia di dipendenza da gioco da parte dei giovani, afferma che per la prima volta dal 2010 si è verificata un'inversione di tendenza diretta ad un aumento di casi di giovani affetti da ludopatia. In particolare, quest'anno, oltre ad un accrescimento di studenti che riferiscono di giocare al bingo e a giochi di con le carte, si è verificato un aumento del gioco online.
Attraverso i dati elaborati, nell'ultimo anno, la percentuale è cresciuta dal 39 % al 42%, con un 7% che rivela di giocare 4 o più volte a settimana. L'aumento riguarda tutte le fasce di età in quasi tutte le aree geografiche e per entrambi i sessi: anche se la percentuale più alta resta quella dei ragazzi, col 51 % rispetto al 32% delle ragazze, l'incremento maggiore è quello di quattro punti registrato fra le ragazze tra i 16 e 17 anni, dal 27% al 31%.
Molinaro precisa che il dato è stabile negli ultimi 5 anni; fra chi gioca, il 14% degli studenti dice di aver accesso ad apparecchi da gioco e slot machine, con una maggioranza maschile doppia rispetto alle coetanee. Dagli studi è stata rilevata una forte correlazione fra il poli-gioco ed il rischio di sviluppare dipendenza, infatti gli studenti con profilo problematico giocano a più di tre giochi, nella maggior parte dei casi sono presenti sia le macchinette da gioco elettronico che i gratta e vinci.
Molinaro conclude che "è auspicabile che siano date alle scuole le risorse necessarie per educare i ragazzi ai rischi correlati al gioco"