Da Nord a Sud, un giro d'affari milionario per il "re delle slot"


8 settembre 2014 | Attualità
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I finanzieri di Caltanissetta in una operazione partita stamattina all'alba ma preparata da anni di indagini, hanno sequestrato beni, per un valore di oltre 45 milioni euro, ad Antonio Padovani, 62 anni, di Catania, imprenditore del settore delle sale gioco e delle slot machine, coinvolto in inchieste antimafia sui clan nisseni. I sigilli sono stati posti a terreni con villa, otto autoveicoli, due fabbricati e una barca. Confiscate anche 16 società, quote societarie e diversi depositi bancari.

La confisca disposta dal tribunale di Caltanissetta segue il provvedimento di sequestro emesso nel 2011 a carico dell'imprenditore 62enne, coinvolto in diverse inchieste, come quella denominata "Atlantide-Mercurio" del 2009 che, con 24 arresti, ha decimato il clan gelese di Piddu Madonia, e determinato la sua condanna a 4 anni di reclusione. Invischiato anche nell'operazione Hermes della Dda di Napoli che ha verificato contatti, spiega la finanza, "con un imprenditore legato ai Casalesi e operante nello stesso settore".

E' chiaro che una notizia del genere lascia ampio spazio alla riflessione rispetto all'urgenza che i controlli sul settore del gioco non si riducano a semplici problema dal tono populista ma che siano concreti, effettivi e vadano a riguardare chi effettivamente delinque, froda e abusa.


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