Gli ultimi giorni sono stati particolarmente importanti e ricchi di ottimi risultati per alcuni operatori esteri operanti sul territorio italiano tramite una rete di centri di trasmissione dati. La carrellata parte dai successi diGoldBet che ha ottenuto, nel corso della settimana che sta per chiudersi, un rilevante via libera dalla Cassazione. La sentenza Conciauro è importante perché dopo le tre già emesse dalla suprema Corte nel corso del 2013 arriva dopo la sentenza Biasci della Corte di Giustizia Europea. Ma non è tutto perché nei giorni scorsi il Tribunale di Taranto ha assolto il titolare di un centro Goldbet all’esito della discussione tenuta dall’avv. Marco Ripamonti. Analoga sentenza, emessa con la significativa formula “il fatto non sussiste” è stata pronunciata dal Tribunale penale di Roma nella stessa data del procedimento in Cassazione. Ma un altro importante risultato è stato conseguito a Cosenza, dove a seguito del sequestro il Pubblico Ministero ha deciso di non convalidare e di disporre l’immediata e già attuata restituzione, dopo avere esaminato le tesi svolte dalla difesa con un’apposita memoria. Rilevante per il caso GoldBet la particolarità della storia dell’azienda austriaca nell’ambito delle vicende del sistema concessorio italiano.
Nel corso della settimana altre pronunce da parte dei tribunali italiani sono state favorevoli a operatori esteri privi di concessione: Bet1128 ha annunciato due dissequestri dal Tribunale del Riesame di Foggia e di Napoli. La difesa si è concentrata sul bando di gara per l’aggiudicazione delle 2000 concessioni a cui Bet1128 non è stata messa in grado di poter partecipare, pur avendone manifestato l’interesse. L’azienda ha poi impugnato il bando, come hanno fatto molte altre realtà, manifestando apertamente le motivazioni discriminatorie che i Monopoli di Stato hanno posto in essere con alcune clausole, in particolar modo per il profilo afferente la breve durata delle concessioni palesemente a vantaggio dei vecchi operatori e concessionari.