Pesanti le denunce del consigliere cinquestelle della Regione Basilicata, Giovanni Perrino, sulle recenti nomine dei dirigenti. Così come riportato dall'agenzia di stampa del consiglio regionale (http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/detail.jsp?otype=1120&id=3441716#.XUqgqOgzbIU) Perrino ha mosso perplessità su nomi coinvolti in inchieste su 'ndrangheta e gioco d'azzardo illegale.
"Dopo gli insistenti rumors che si sono susseguiti nei giorni scorsi, finalmente sono giunte le nomine dei dirigenti generali dei Dipartimenti della Regione Basilicata. La nostra attenzione si è subito concentrata su due dei Dipartimenti più delicati della nostra Regione: Sanità e Ambiente. Ci aspettavamo qualcosa in linea con il vero significato del termine ‘cambiamento’ (in meglio): eppure, alla luce delle nomine fatte da Bardi, dubbi e perplessità hanno preso il sopravvento. [...] nell’anno in cui si discuterà il rinnovo della concessione petrolifera Val d’Agri, fa una certa impressione vedere a capo del dipartimento ambiente tal Michele Busciolano. Busciolano ha un ‘variegato’ curriculum vitae: carriera da ufficiale nella Guardia di Finanza, poi nei servizi segreti per approdare da dirigente come responsabile della sicurezza di Enel. Salvo un sempre possibile caso di omonimia, le sue generalità vengono menzionate nelle carte dell’inchiesta ‘Black monkey’ che nel 2013 scoperchiò i business illeciti della ‘ndrangheta nel gioco d’azzardo illegale. Secondo gli inquirenti, Busciolano avrebbe avuto contatti con Nicola Femia, potente boss di ‘ndrangheta, considerato il re dei videopoker. I Pm parlavano di oscuri rapporti tra Nicola Femia da un lato e ‘dall’altro (con l’intermediazione del Dalle Donne), il colonnello Busciolano e un altro alto ufficiale della Guardia di finanza’. Crediamo che non sia un bel segnale per un dipartimento delicato come quello dell’Ambiente. Chissà cosa penserà della nomina di Busciolano l’indefesso assessore Gianni Rosa che negli anni scorsi non faceva sconti a nessuno".
“Un altro segnale del presunto cambiamento sbandierato dal generale Bardi – aggiunge Perrino - è arrivato sul versante Sanità: dalle scuderie campane arriva Ernesto Esposito. Già ai vertici della sanità campana, Esposito è la risposta di Bardi alla ‘Sanitopoli’ lucana. Anche qui c’era forse da aspettarsi una scelta decisamente più coraggiosa e scevra da qualsiasi ombra. A quanto ci risulta anche nel percorso professionale di Esposito ci sarebbero inciampi e aspetti da chiarire: coinvolto nell’inchiesta su presunti illeciti nell’aggiudicazione di forniture di medicinali del 2013 e poi prescritto; attualmente Esposito risulterebbe indagato nell’inchiesta sugli appalti truccati nell’ASL Napoli 1. Dopo una lunga attesa, le nomine di Bardi fanno sorgere non pochi quesiti. Se il tanto annunciato cambiamento è questo, caro presidente, è un cambiamento in peggio: vorremmo sbagliarci, nell’interesse dei cittadini lucani. Ci stupisca e riveda subito le nomine all’Ambiente ed alla Sanità: ci dimostri che non è possibile addirittura far peggio di Pitella & Soci".