Quando il territorio è virtuoso e l'impegno si vede: questa mattina a Viterbo si è svolta una cerimonia di consegna dei Certificati di responsabilità sociale contro il gioco patologico ai titolari degli esercizi commerciali che hanno detto no alle slot machine. E’ la terza volta che la Provincia di Viterbo e l’Asl assegnano questo riconoscimento alle attività che hanno scelto di non lucrare su giochi potenzialmente a rischio dipendenza, rinunciando ad incentivare il gioco delle slot machine all’interno dei propri locali. I certificati sono stati consegnasti dal presidente della Provincia Marcello Meroi, alla presenza della responsabile del Sert dell’Asl di Viterbo dott.ssa Anna Rita Giaccone.
L’idea di rilasciare dei Certificati di responsabilità sociale a quelle attività commerciali che si sono liberate o che non hanno mai accettato l’istallazione nei propri spazi di apparecchiature elettroniche per il gioco, è scaturita dai frequentanti dei Gruppi di Mutuo-Aiuto, cioè da chi ha vissuto in prima persona a contatto con la ludopatia, con la volontà di impedire che altre persone ed altre famiglie possano precipitare nel tunnel della dipendenza.
Secondo una stima statistica del Sociologo Luca Piras sul territorio della provincia di Viterbo le persone affette dalla sindrome del gioco d’azzardo compulsivo (GAP) potrebbero essere circa 2800.
E’ dal 2010 che la Provincia e l’ASL di Viterbo hanno approntato uno specifico servizio congiunto per affrontare il problema: due Gruppi di Auto-Mutuo, uno a Viterbo e uno a Tarquinia, per giocatori patologici e per il sostegno ai loro famigliari, condotti dalla dott.ssa Anna Rita Giaccone e dal dott. Luca Piras.: “Ultimamente - ha spiegato la dott.ssa Giaccone - il numero dei frequentanti è così aumentato che abbiamo dovuto sdoppiare il gruppo che si riunisce a Viterbo perché divenuto troppo numeroso".