Potere d'ordinanza ai sindaci per orari e installazione dei giochi, lontani dai luoghi sensibili, nell'attesa di una nuova legge nazionale che possa ridurne l'offerta e l'accesso. Lo chiede il Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo, firmato oggi nella Sala delle Bandiere in Campidoglio dal sindaco di Roma Ignazio Marino, alla presenza delle associazioni Terra di Mezzo e Legautonomie.
Obiettivo del documento è inoltre che sia chiesto a Comuni e ad Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per posizionare i giochi d'azzardo. Sollecitate dal testo anche leggi regionali che esplicitino i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici e per la prevenzione dai rischi del gioco d'azzardo.
«Al 2014 le sale a Roma sono passate da 294 a 718, con una crescita esponenziale - ha detto Marino - e a piazza Re di Roma c'è un locale con più di 900 postazioni. Ci sono municipi con una densità enorme: il Municipio V per esempio ha 110 sale».
Il sindaco si è augurato che «la delibera comunale n. 704 del consigliere Nanni, possa essere presto discussa dall'Assemblea capitolina». Per il primo cittadino «è veramente urgente che il Parlamento scriva una norma che possa consentire ai sindaci, che finora non possono fare molto, di prendere misure drastiche davanti a un fenomeno che colpisce i cittadini, i quali vedono proprio nel sindaco un interlocutore diretto al problema». Tra i promotori dell'evento il consigliere comunale e presidente della Commissione Lavori Pubblici Dario Nanni (Pd), primo firmatario nel 2012 di una delibera che propone la regolamentazione della materia da parte del sindaco di Roma, che, ha annunciato, «la settimana prossima dovrebbe andare in Aula capitolina».