Rapina ieri sera poco prima della mezzanotte ad una sala giochi di Sesto Fiorentino in provincia di Firenze: un uomo ha minacciato il cassiere e si è fatto consegnare l'incasso ed i soldi che erano in una cassetta di sicurezza, in tutto circa 9.000 euro con i quali è fuggito facendo perdendo le sue tracce. L'uomo, con indosso un casco che gli copriva il volto, ha intimato di consegnargli i soldi impugnando qualcosa che al cassiere è sembrata una pistola: in quel momento alla cassa, che in un ambiente separato dalle stanze in cui si trovano le slot-machine, c'era solo lui. Subito dopo la fuga del rapinatore il cassiere ha dato l'allarme e sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti e della scientifica. Si tratta di un fatto di cronaca che lascia evidenziarsi un'emergenza galoppante: quella che riguarda tutti i punti vendita di gioco pubblico in cui molto spesso soprattutto a fine giornata i contanti ammontano ad alcune migliaia di euro e rappresentano un ghiotto bottino soprattutto per la microcriminalità locale. Sistemi di videosorveglianza potrebbero in parte disincentivare i rapinatori, anche perché in molti casi si tratta di rapinatori del luogo già noti alle forze dell'ordine e quindi di facile identificazione. Dopo farmacie e tabaccherie, dunque, le sale giochi rappresentano l'ultima frontiera del denaro facile per piccoli criminali di città che possono facilmente reperire contanti.