Gioco di squadra, assegnazione degli introiti allo sport italiano, tutela in sede penale e civile delle società e dei tifosi coinvolti, confisca dei beni dei tesserati scorretti, educazione dei calciatori e una più chiara identificazione dei soggetti autorizzati alla raccolta delle scommesse.È la ricetta del presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, per combattere il calcioscommesse, ribadita nella conferenza «Match fixing: prevenzione e legalità in ambito europeo e italiano», organizzata da Confindustria Sistema Gioco Italia e svoltasi a Roma presso il Palazzo dell'Informazione a Roma.
«Solo con il gioco di squadra possiamo trovare gli anticorpi per il match fixing - ha dichiarato il rappresentante del campionato cadetto -. C'è l'esigenza di preservare la nostra credibilità: il nostro gioco finisce quando il dubbio prende il sopravvento. La frode sportiva è come il doping. Serve poi una legislazione uniforme di carattere europeo che ci aiuti ad abbattere il giro illegale se vogliamo intervenire con tempestività sui fenomeni. Dobbiamo fare prevenzione non un'autopsia».