Mario Macalli, vice presidente della Figc, ha in mente un piano di interventi che saranno messi in atto dalla federazione se il Coni varerà il tagli di 7-8 milioni di euro previsti per l’ente che gestisce il calcio in Italia.
La via da percorrere è quella dell’ingresso della Figc nel mondo delle scommesse sportive, attraverso lo sfruttamento dei diritti d’autore delle squadre. Le scommesse sportive rappresentano un business molto ghiotto e Macalli ha dato mandato a Victor Uckmar, noto giurista italiano, di studiare la soluzione più adatta per le esigenze della Federazione. La chiave potrebbe essere non un’entrata in prima persona nel mondo delle puntate (troppo complesso, “non possiamo metterci a fare i gratta e vinci da un giorno all’altro”, ha dichiarato Macalli), bensì reclamare i diritti d’immagine delle squadre, trattando direttamente col governo e non coinvolgendo il Coni. Secondo Macalli, infatti, “I Monopoli gestiscono i giochi, ma utilizzano i brand delle squadre di calcio, e non possono L’obiettivo è far pagare allo Stato i diritti per le scommesse sulle società di calcio, che fanno parte delle rispettive Leghe e quindi della Federazione. Così la Figc potrebbe recuperare tutte le risorse perse e accumularne nuove.