Il comune di Torino ha già incassato numerose migliaia di euro dalle sanzioni accertate dalla Polizia Municipale sulla violazione dei limiti orari dei funzionamento delle slot.
Secondo il sindacato del toto ricevitori sportivi, lo scopo principale di questi controlli è stato quello di fare cassa e non per combattere la ludopatia perché tutti sanno che all'indomani dell'entrata in vigore di una norma i destinatari vengono colti impreparati.
Il suggerimento proposto da un tg satirico di spegnere le slot da remoto sembra essere provocatorio invece che geniale e a questo punto sorgono forti dubbi sul fatto che ad un sindaco interessi l'introduzione di un sistema di controllo automatico dell'osservanza della normativa rinunciando alle migliaia di euro che possono affluire nelle casse comunali con l'accertamento delle violazioni.
Del resto - conclude il sindaco - il nostro ordinamento giuridico è pieno di norme che sfruttano la presa sull'opinione pubblica dei problemi piuttosto che risolverli.